Uno di questi, che ho impiegato appunto per questa preparazione, sono i semi di loto, che Zenstore propone in vendita in busta trasparente da 50 grammi, venduta al prezzo di euro 2,99, talvolta scontato. Si tratta solamente di semi di loto, riportati negli ingredienti come Nelumbo Nucifera Seeds.
Si presentano come piccole palline leggerissime, la cui consistenza è simile a quella del polistirolo, dalla forma irregolare, con piccole parti scure ancora attaccate, e un profumo delicato che non saprei a che cosa paragonare. Nascono dalla pianta di Nelumbo Nucifera, originaria dell'Asia Minore, più comunemente Loto, conosciuta soprattutto per i bellissimi fiori che si trovano a livello dell'acqua, essendo questa una pianta acquatica.
E' una pianta i cui fiori vengono utilizzati sia per cibarsene, che per utilizzo cosmetico.
Contiene magnesio, potassio, sali minerali, e tanti altri componenti utili che rendono questi semi validi alleati ampiamente utilizzati fin dai tempi antichi.
Vengono utilizzati inoltre per il loro potere antiossidante, astringente, antisettico, e tantissimi altri usi che è possibile approfondire nella scheda tecnica del sito Zenstore.
Personalmente mi sono però discostata dall'uso che ho letto sul sito, volendo provare ad impiegare questo ingrediente anche sui capelli, pur non essendo un utilizzo citato sul sito.
Ho valutato infatti che nel peggiore delle ipotesi l'utilizzo da me messo in atto non avrebbe dato buoni risultati, e sarebbe stato sufficiente non ripeterlo. I semi di Loto infatti non hanno particolari controindicazioni, e sono infatti utilizzabili anche dalle donne in stato di gravidanza.
Ho provato a preparare quindi un impacco per capelli, prodotto in piccole dosi, per un uso estemporaneo.
Cosa ho utilizzato;
- Semi di Loto;
- Olio vegetale (io ho scelto quello di cocco);
- Idrolato di santoreggia;
Come prima cosa trovo sia doverosa l'indicazione sulle dosi di quanto utilizzato.
Trattandosi di un vero e proprio esperimento ho dovuto correggere le dosi nelle diverse volte in cui ho provato a fare questo impacco: inizialmente ho prelevato pochi semi pari a circa 15 grammi di prodotto, ma non è stato sufficiente per i miei capelli lunghi e folti, successivamente ho raddoppiato la dose, arrivando a circa 40 grammi di semi.
Ho utilizzato poco olio vegetale, circa un cucchiaio per 40 grammi di semi, poco meno con la quantità minore utilizzata inizialmente. Proverò comunque nei prossimi giorni anche omettendo questo ingrediente, dal momento che la quantità è minima (non proverò invece ad aumentarla, essendo i miei capelli facilmente reattivi a quantità eccessive di oli).
L'idrolato di santoreggia è stato da me scelto sia per sfruttare le proprietà della pianta (è infatti una pianta con potete astringente, antisettico e purificante), ma soprattutto per profumare il prodotto finale, che non ha un odore particolarmente gradevole. E' possibile quindi utilizzare anche altri tipi di idrolati, o anche infusi dall'odore gradevole, se non veri e propri oli essenziali che apporteranno allo stesso modo le proprietà.
La preparazione di questo impacco è semplicissima.
Come prima cosa ho tagliato grossolanamente i semi di Loto con l'aiuto di un coltello a lama seghettata, quindi li ho tritati con un frullatore per romperli grossolanamente: in questa fase è importante più che altro ridurre le dimensione, senza che sia necessario polverizzarli del tutto.
A questo punto ho utilizzato un recipiente capiente in cui ho versato i semi di Loto e l'idrolato, che è possibile inserire o puro o allungato con acqua. La quantità va proporzionata alla dose dei semi di Loto, occorre ricoprire la polvere e i semi tritati, senza però eccedere nella quantità di acqua. Personalmente preferisco unire poca acqua inizialmente, ovvero la quantità giusta per coprire gli altri ingredienti ma senza farli galleggiare, e poi aggiungerla successivamente.
In questa fase infatti la polvere e i semi di loto dovranno semplicemente idratare, assorbendo l'acqua e quindi diventando di una consistenza piuttosto morbida, proprio per la quantità di acqua inglobata.
E' necessario quindi lasciare a riposare i semi di Loto con l'acqua (o idrolato che sia) per 4-5 ore, facendo riposare il composto con della pellicola trasparente. questo punto sarà necessario frullare il composto con un minipimer, per permettere alle parti più grossi di ridursi di dimensioni.
Possiamo quindi iniziare unire poca altra acqua, per rendere più cremoso il composto, e alla fine unire olio vegetale a scelta, e oli essenziali se lo si desidera. E' normale che le parti scure rimangano visibili, così come che il composto sia in alcune parti fluido e in altre più denso, ma questo non creerà problemi (o almeno a me non l'ha fatto) durante l'applicazione.
Come utilizzare questo impacco?
Dopo aver lavato i capelli, a capelli ancora umidi, dopo aver tamponato l'eccesso di acqua, ho suddiviso la testa in sezioni, come faccio sempre per agevolarmi l'applicazione degli impacchi, quindi ho steso con le mani (ma si può fare anche con un pennello) tutto il composto ottenuto, sulla lunghezza dei capelli. Ho quindi raccolto i capelli in pellicola da cucina, e lasciato in posa per circa un'ora, con un asciugamano sulla testa per mantenere calda la testa.
Trascorso questo tempo di posa non ho dovuto fare altro che rimuovere la pellicola e sciacquare con abbondante acqua calda, per eliminare sia la parte più cremosa ma anche quella con pezzi più consistenti: non ho riscontrato difficoltà in questo passaggio infatti, che ho effettuato a testa in giù come sempre.
I risultati?
Personalmente ho riscontrato risultati simili a quelli apportati da alcune erbe come il Fieno Greco, ma più morbidi al tatto. Mentre con alcune erbe ayurvediche la sensazione nell'immediato è infatti quasi di capello secco, in questo caso ho riscontrato grande morbidezza al tatto, con capelli molto leggeri e per nulla appesantiti dalla presenza di olio, per il quale consiglio di evitare di applicare l'impacco anche sulla cute.
Dopo aver lavato i capelli, a capelli ancora umidi, dopo aver tamponato l'eccesso di acqua, ho suddiviso la testa in sezioni, come faccio sempre per agevolarmi l'applicazione degli impacchi, quindi ho steso con le mani (ma si può fare anche con un pennello) tutto il composto ottenuto, sulla lunghezza dei capelli. Ho quindi raccolto i capelli in pellicola da cucina, e lasciato in posa per circa un'ora, con un asciugamano sulla testa per mantenere calda la testa.
Trascorso questo tempo di posa non ho dovuto fare altro che rimuovere la pellicola e sciacquare con abbondante acqua calda, per eliminare sia la parte più cremosa ma anche quella con pezzi più consistenti: non ho riscontrato difficoltà in questo passaggio infatti, che ho effettuato a testa in giù come sempre.
I risultati?
Personalmente ho riscontrato risultati simili a quelli apportati da alcune erbe come il Fieno Greco, ma più morbidi al tatto. Mentre con alcune erbe ayurvediche la sensazione nell'immediato è infatti quasi di capello secco, in questo caso ho riscontrato grande morbidezza al tatto, con capelli molto leggeri e per nulla appesantiti dalla presenza di olio, per il quale consiglio di evitare di applicare l'impacco anche sulla cute.
Suggerisco quindi, come aggiunte da effettuare qualora vogliate provare insieme a me a migliorare questo impacco, l'utilizzo di erbe ayurvediche singole o in sinergia, yogurt bianco per rendere il tutto più cremoso, o qualora vi rendiate conto che il prodotto finale ottenuto non è sufficiente a coprire l'intera chioma, l'aggiunta di un prodotto districante come può essere una maschera o anche un classico balsamo non troppo pesante.
A seguito dell'asciugatura, che ho effettuato come mio solito utilizzato pochi prodotti di styling, i miei ricci sono risultati molto morbidi al tatto, e anche se non particolarmente definiti, di una morbidezza tale da non necessitare di molti altri prodotti (io ho scelto di usare solo poco gel di aloe sulle punte).
A seguito dell'asciugatura, che ho effettuato come mio solito utilizzato pochi prodotti di styling, i miei ricci sono risultati molto morbidi al tatto, e anche se non particolarmente definiti, di una morbidezza tale da non necessitare di molti altri prodotti (io ho scelto di usare solo poco gel di aloe sulle punte).
Spero di avervi dato con questo articolo una semplice modalità di utilizzo per questi semi poco conosciuti, impiegati più che altro in cucina, poco in cosmesi specialmente se intesa come prodotti per capelli: se vi va fatemi sapere che cosa ne pensate di questa preparazione, che sicuramente continuerò a preparare affinando la tecnica e gli ingredienti inseriti!
Lalla
Buongiorno Lalla,hai una ricetta da consigliarmi da usare su capelli sottili con cute grassa?
RispondiEliminaNon so piu' che shampo usare.
Grazie.
Ciao Letizia! Ti consiglio di alternare shampoo tradizionali, con estratti adatti a contribuire al miglioramento del tuo problema ma ugualmente delicati, a lavaggi alternativi, come può essere il Ghassoul o il lavaggio con la farina di ceci! Trovi diverse indicazioni su questi online! :)
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