Buongiorno a tutte,
oggi parliamo di un argomento che interessa soprattutto le donne, e lo facciamo con la collaborazione dello store La Baita Eco Bio, nella quale potete trovare questo stesso articolo scritto da me sul sito, e qualche idea di acquisto anche su molti dei prodotti che troverete citati in queste righe!
La gravidanza, si sa, è un momento bellissimo nella vita di ogni
donna, accompagnato da grandi gioie e tante trasformazioni. Una di questa
riguarda il corpo, che mostra inevitabilmente i segni di questo periodo, e che
può talvolta necessitare di cure e attenzioni diverse da quelle messe in atto
in precedenza.
La pelle, durante la gravidanza, gode spesso di una salute e di una luminosità particolare, per effetto degli ormoni, ma va comunque trattata e coccolata nel giusto modo, buona abitudine che sempre più spesso le future mamme mettono in atto, soprattutto nella zone maggiormente colpite da trasformazioni, come quella del pancione. E’ buona consuetudine infatti massaggiare tutte le sere la pelle della pancia con un olio vegetale (come di mandorla, di jojoba, o di rosa mosqueta, per citarne alcuni) o un prodotto specifico, magari dopo una doccia, affinchè questo penetri più rapidamente, con costanza e fin dai primi periodi: è importante osservare il proprio corpo, affinchè si possano notare per tempo le zone da trattare maggiormente. Nel caso delle smagliature per esempio queste si presentano come delle strisce irregolari dal colore che vira dal rosso/rosa al violaceo, ben prima che queste diventino bianche, momento nella quale è assai difficile trattarle con buoni risultati: è infatti nella prima fase che queste vanno massaggiate con costanza e pazienza: in questo modo magari non ne eviteremo totalmente la comparsa, ma potremo certamente limitare i danni e prevenire qualche segno più visibile.
Oltre al pancione è utile massaggiare glutei, cosce, e seno, con prodotti
validi e prestando attenzione all’inci, con una lettura personale di queste
indicazioni quando questo è possibile oppure affidandosi alle certificazioni
dei singoli prodotti, più che alle scritte immediatamente leggibili in
etichetta.
Ma se alcuni prodotti sono validi alleati durante la gravidanza, tanti altri invece vanno controllati accuratamente per assicurarsi che siano sfruttabili in questo periodo. Non è necessario che siano di qualche linea specifica dichiarata e adatta alle mamme in attesa, ma una conoscenza approfondita è necessaria per valutare i singoli ingredienti. Gli oli essenziali per esempio sono tra i composti da limitare e controllare nell’uso, in quanto trattandosi di prodotti fortemente concentrati dalle reali proprietà possono interferire con il benessere della donna e del nascituro. Salvo determinati casi e ingredienti, per la quale può rivelarsi opportuno consultare il proprio medico ed eventualmente l’azienda produttrice, i cosmetici usati in precedenza possono comunque essere utilizzati a patto che questi non creino fastidio durante i nove mesi, periodo nella quale la pelle può manifestare l’insorgere di sensibilizzazione ad alcuni cosmetici, anche se usati in precedenza, o pelle particolarmente sensibile. Talvolta questi scompaiono con la fine della gravidanza, o talvolta rimangono come caratteristica della pelle: per questo può essere furbo scegliere, qualora sia necessario, prodotti facilmente reperibili e validi per questo periodo, che si potranno poi utilizzare anche nel periodo futuro (sotto questo punto di vista internet offre grande vastità di prodotti e siti da cui ordinare, con il vantaggio di ricevere poi tutto comodamente a casa propria).
Ma se alcuni prodotti sono validi alleati durante la gravidanza, tanti altri invece vanno controllati accuratamente per assicurarsi che siano sfruttabili in questo periodo. Non è necessario che siano di qualche linea specifica dichiarata e adatta alle mamme in attesa, ma una conoscenza approfondita è necessaria per valutare i singoli ingredienti. Gli oli essenziali per esempio sono tra i composti da limitare e controllare nell’uso, in quanto trattandosi di prodotti fortemente concentrati dalle reali proprietà possono interferire con il benessere della donna e del nascituro. Salvo determinati casi e ingredienti, per la quale può rivelarsi opportuno consultare il proprio medico ed eventualmente l’azienda produttrice, i cosmetici usati in precedenza possono comunque essere utilizzati a patto che questi non creino fastidio durante i nove mesi, periodo nella quale la pelle può manifestare l’insorgere di sensibilizzazione ad alcuni cosmetici, anche se usati in precedenza, o pelle particolarmente sensibile. Talvolta questi scompaiono con la fine della gravidanza, o talvolta rimangono come caratteristica della pelle: per questo può essere furbo scegliere, qualora sia necessario, prodotti facilmente reperibili e validi per questo periodo, che si potranno poi utilizzare anche nel periodo futuro (sotto questo punto di vista internet offre grande vastità di prodotti e siti da cui ordinare, con il vantaggio di ricevere poi tutto comodamente a casa propria).
Altro dubbio legittimo delle
future mamme (ma anche dei papà), riguarda la cura del corpo dei più piccoli:
cosa usare sulla sua pelle delicata appena nato? I neonati necessitano di pochi
prodotti per la cura del corpo, ma scelti con attenzione. Uno di questi sarà un
detergente delicato, che salvo diversa indicazione dal medico potrà essere
anch’esso di azienda bio certificata, prodotto con ingredienti delicati e utili
alla pelle sensibile dei bimbi.
Nei primi mesi di vita è possibile utilizzare
un unico prodotto per la pulizia del corpo e dei capelli, che talvolta può
essere sufficiente massaggiare con semplice acqua. Oli da massaggio, creme e
unguenti vari non vengono utilizzati da tutti, e spesso acquistati al momento
del bisogno, per esempio per l’insorgenza di rossori o fastidi di altra natura,
che richiedano l’utilizzo di un prodotto specifico, leggero e protettivo. Buona
idea investire investire in una crema protettiva per il cambio pannolino,
momento che talvolta porta a rossori e irritazioni fastidiose, e che possono
essere limitate con l’utilizzo di prodotti contenenti ingredienti quali burro
di karitè, ossido di zinco, e/o oli lenitivi. Al classico talco è preferibile
utilizzare invece dell’amido di mais o di riso, economico e molto utile anche
per il bagnetto. Qualora il problema delle irritazioni persista può essere
utile anche tentare la strada dei pannolini lavabili, che per quanto possano
sembrare più scomodi e non ottimali per questo problema si rivelano invece
spesso un valido alleato per contrastare i fastidi che provoca il tessuto
sintetico dei pannolini.
I pannolini lavabili sono peraltro una valida alternativa a quelli usa e getta anche sotto il punto di vista ambientale dell’ecosostenibilità: basti pensare ai tantissimi pannolini gettati a settimana, per diversi anni, per tutti i bimbi che ne fanno uso, e ci si potrà facilmente fare un’idea della grandissima quantità di scarti che produciamo, e che devono poi essere smaltiti, oltre alla produzione stessa dei prodotti usa e getta. Una valida alternativa sotto tantissimi punti di vista quindi, che già diverse mamme hanno deciso di seguire.
Il momento del cambio pannolino è inoltre consigliabile effettuarlo, quando possibile, con acqua ed eventualmente detergente, limitando le salviette a momento di emergenza o fuori casa, trattandosi di prodotti lasciati sulla pelle e spesso non lavati, che possono contribuire alla formazione di rossori e bruciori.
I pannolini lavabili sono peraltro una valida alternativa a quelli usa e getta anche sotto il punto di vista ambientale dell’ecosostenibilità: basti pensare ai tantissimi pannolini gettati a settimana, per diversi anni, per tutti i bimbi che ne fanno uso, e ci si potrà facilmente fare un’idea della grandissima quantità di scarti che produciamo, e che devono poi essere smaltiti, oltre alla produzione stessa dei prodotti usa e getta. Una valida alternativa sotto tantissimi punti di vista quindi, che già diverse mamme hanno deciso di seguire.
Il momento del cambio pannolino è inoltre consigliabile effettuarlo, quando possibile, con acqua ed eventualmente detergente, limitando le salviette a momento di emergenza o fuori casa, trattandosi di prodotti lasciati sulla pelle e spesso non lavati, che possono contribuire alla formazione di rossori e bruciori.
Ricordo inoltre di prestare la giusta attenzione al sole, e di attrezzarsi con
protezioni solari qualora sia necessario esporre i bimbi, che se piccolissimi
andranno protetti anche con abbigliamento adeguato, una buona idratazione, ed
evitando comunque di esporsi durante le ore più calde della giornata. Quando in
grado di portarli anche gli occhiali da sole sono necessari per evitare danni
irreparabili agli occhi, colpiti anch’essi dai raggi del sole, abituandoli
all’uso di occhiali sicuri e adatti per i bimbi.
Spero con queste semplici
informazioni di avervi fornito qualche spunto di riflessione, per ampliare
l’argomento personalmente, eventualmente con l’aiuto del pediatra e medico
curante: ricordiamo infatti che sono queste le figure professionali a cui
affidare i nostri dubbi e paure!
Lalla